La ricerca archeologica nell'area dell'antica Dongdu, la capitale orientale della dinastia Tang (618-907), a Luoyang, ha avuto inizio nel 1954 e procede, da allora, con continuità. Gli scavi hanno permesso di identificare alcuni dei principali siti della città, porte monumentali, sale palatine, granai, edifici rituali, e di chiarirne lo sviluppo planimetrico. Sebbene l’attività archeologica nell’area, che, accompagnandosi a quella costruttiva, potremmo, senza paura di esagerare, definire febbrile, stia - o almeno dovrebbe stare - contribuendo in maniera determinante alla nostra conoscenza dell’urbanistica Tang, pone altresì numerose questioni di carattere metodologico. Questioni che investono sia la natura degli scavi di per se, quasi tutti di emergenza e non estensivi, sia l’elaborazione dei dati che da questi scavi derivano. Presentare questi scavi è quindi, anche e forse soprattutto, un’occasione per fare alcune considerazioni che, seppur qui limitate all’area di Luoyang, possono agevolmente essere estese all’archeologia storica di tutta la Cina. In particolare, l'attenzione è posta su un punto, considerato focale: il rapporto tra attività archeologica e fonti scritte o iconografiche, nella selezione dei siti, nelle modalità di scavo e nella presentazione dei dati, nella ricostruzione grafiche e, seppure marginalmente, nelle politiche di conservazione e restauro.

ALCUNE NOTE SUGLI SCAVI DELLA CAPITALE ORIENTALE DELLA DINASTIA TANG. RISULTATI, PROBLEMATICHE E PROSPETTIVE DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA A LUOYANG.

VISCONTI, CHIARA
2012-01-01

Abstract

La ricerca archeologica nell'area dell'antica Dongdu, la capitale orientale della dinastia Tang (618-907), a Luoyang, ha avuto inizio nel 1954 e procede, da allora, con continuità. Gli scavi hanno permesso di identificare alcuni dei principali siti della città, porte monumentali, sale palatine, granai, edifici rituali, e di chiarirne lo sviluppo planimetrico. Sebbene l’attività archeologica nell’area, che, accompagnandosi a quella costruttiva, potremmo, senza paura di esagerare, definire febbrile, stia - o almeno dovrebbe stare - contribuendo in maniera determinante alla nostra conoscenza dell’urbanistica Tang, pone altresì numerose questioni di carattere metodologico. Questioni che investono sia la natura degli scavi di per se, quasi tutti di emergenza e non estensivi, sia l’elaborazione dei dati che da questi scavi derivano. Presentare questi scavi è quindi, anche e forse soprattutto, un’occasione per fare alcune considerazioni che, seppur qui limitate all’area di Luoyang, possono agevolmente essere estese all’archeologia storica di tutta la Cina. In particolare, l'attenzione è posta su un punto, considerato focale: il rapporto tra attività archeologica e fonti scritte o iconografiche, nella selezione dei siti, nelle modalità di scavo e nella presentazione dei dati, nella ricostruzione grafiche e, seppure marginalmente, nelle politiche di conservazione e restauro.
2012
9788895692593
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