Il presente lavoro nasce dal desiderio di offrire uno strumento di base per lo studio della metrica araba antica. Leggere poesia significa avvicinarsi alla conoscenza di una lingua, un popolo, una cultura, una storia. Il passo successivo è sentire l’esigenza di andare oltre la lettura per comprendere il segreto di quel susseguirsi di parole che, scomposte, diventano singole lettere, movimenti sonori o stati di quiescenza. Il cogliere un diverso livello di comprensione e di analisi apre inevitabilmente un nuovo orizzonte nel percorso di studio e ricerca. Ben poche sono le opere che si propongono di illustrare, quale metodo di lavoro, la tradizione nativa; la rivalutazione del patrimonio arabo è il punto di partenza della presente ricerca, nella speranza di far rivivere un’epoca in cui era proprio la metrica la vera sfida dei poeti e dei loro critici. La conoscenza della grammatica dei versi è una delle più ardue imprese in cui si sono sfidati gli studiosi nel corso dei secoli. La riflessione sulla metrica, giunta al suo più alto livello speculativo proprio nella teoria di al-Ḫalīl ibn Aḥmad (II/VIII sec.), ha animato una stimolante discussione tutt’oggi ancora viva. Le ricerche sono state compiute in particolar modo presso la Dār al-Kutub del Cairo e l’IFAO; la SBPK di Berlino, le biblioteche universitarie di Leiden e di Louvain-la-Neuve, la TGB di Parigi, l’Ambrosiana di Milano e la Biblioteca Nazionale di Napoli.
La metrica araba Studio della tradizione antica
Capezio, Oriana
2013-01-01
Abstract
Il presente lavoro nasce dal desiderio di offrire uno strumento di base per lo studio della metrica araba antica. Leggere poesia significa avvicinarsi alla conoscenza di una lingua, un popolo, una cultura, una storia. Il passo successivo è sentire l’esigenza di andare oltre la lettura per comprendere il segreto di quel susseguirsi di parole che, scomposte, diventano singole lettere, movimenti sonori o stati di quiescenza. Il cogliere un diverso livello di comprensione e di analisi apre inevitabilmente un nuovo orizzonte nel percorso di studio e ricerca. Ben poche sono le opere che si propongono di illustrare, quale metodo di lavoro, la tradizione nativa; la rivalutazione del patrimonio arabo è il punto di partenza della presente ricerca, nella speranza di far rivivere un’epoca in cui era proprio la metrica la vera sfida dei poeti e dei loro critici. La conoscenza della grammatica dei versi è una delle più ardue imprese in cui si sono sfidati gli studiosi nel corso dei secoli. La riflessione sulla metrica, giunta al suo più alto livello speculativo proprio nella teoria di al-Ḫalīl ibn Aḥmad (II/VIII sec.), ha animato una stimolante discussione tutt’oggi ancora viva. Le ricerche sono state compiute in particolar modo presso la Dār al-Kutub del Cairo e l’IFAO; la SBPK di Berlino, le biblioteche universitarie di Leiden e di Louvain-la-Neuve, la TGB di Parigi, l’Ambrosiana di Milano e la Biblioteca Nazionale di Napoli.File | Dimensione | Formato | |
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