Il presente lavoro riporta i risultati di uno studio sperimentale dedicato allo sviluppo della competenza prosodico-pragmatica di apprendenti cinesi, giapponesi e vietnamiti di italiano e si concentra sulla realizzazione di tre atti linguistici “direttivi”, il comando, la richiesta e la concessione. Sono stati coinvolti nella ricerca 77 madrelingua italiani, residenti in Campania, e 41 stranieri (cinesi, giapponesi e vietnamiti) residenti a Napoli per motivi di studio da non più di sei mesi. Gli italiani sono stati selezionati sulla base della non conoscenza delle lingue orientali oggetto dello studio; i cinesi (21), vietnamiti (10) e giapponesi (10) sono tutti studenti di italiano, con livelli di competenza linguistica diversificati: A1-C1 del QCER. Dai risultati del nostro studio emerge una difficoltà crescente nell’enunciazione dei tre atti linguistici direttivi, con un picco di complessità prosodica connesso alla concessione. Tra i tre gruppi di apprendenti studiati non sono emersi dati sovrapponibili, neppure per cinesi e vietnamiti, che condividono una vicinanza tipologica nelle lingue materne (entrambe isolanti, tonali, tendenzialmente monosillabiche). In particolare il gruppo dei sinofoni, pur includendo elementi dalla competenza linguistica piuttosto avanzata, è risultato quello con maggiori difficoltà nella gestione del sistema prosodico-intonativo dell’italiano.
L’acquisizione della competenza prosodica in italiano L2 da parte di studenti sinofoni
DE MEO, Anna;PETTORINO, Massimo
2011-01-01
Abstract
Il presente lavoro riporta i risultati di uno studio sperimentale dedicato allo sviluppo della competenza prosodico-pragmatica di apprendenti cinesi, giapponesi e vietnamiti di italiano e si concentra sulla realizzazione di tre atti linguistici “direttivi”, il comando, la richiesta e la concessione. Sono stati coinvolti nella ricerca 77 madrelingua italiani, residenti in Campania, e 41 stranieri (cinesi, giapponesi e vietnamiti) residenti a Napoli per motivi di studio da non più di sei mesi. Gli italiani sono stati selezionati sulla base della non conoscenza delle lingue orientali oggetto dello studio; i cinesi (21), vietnamiti (10) e giapponesi (10) sono tutti studenti di italiano, con livelli di competenza linguistica diversificati: A1-C1 del QCER. Dai risultati del nostro studio emerge una difficoltà crescente nell’enunciazione dei tre atti linguistici direttivi, con un picco di complessità prosodica connesso alla concessione. Tra i tre gruppi di apprendenti studiati non sono emersi dati sovrapponibili, neppure per cinesi e vietnamiti, che condividono una vicinanza tipologica nelle lingue materne (entrambe isolanti, tonali, tendenzialmente monosillabiche). In particolare il gruppo dei sinofoni, pur includendo elementi dalla competenza linguistica piuttosto avanzata, è risultato quello con maggiori difficoltà nella gestione del sistema prosodico-intonativo dell’italiano.File | Dimensione | Formato | |
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