Il presente lavoro rappresenta la quarta fase di una serie di ricerche sperimentali condotte sull’italiano parlato dell’informazione radiotelevisiva allo scopo di individuare i cambiamenti intervenuti a livello prosodico-intonativo a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso (PETTORINO / GIANNINI,1994; GIANNINI / PETTORINO, 1998; PETTORINO, 2002; PETTORINO / GIANNINI, 2005; PETTORINO, 2008). Le prime tre fasi si sono concentrate sul piano della produzione, l’ultima affronta il problema dal punto di vista della percezione. Dopo aver analizzato il profilo prosodico del parlato prodotto da speaker radiofonici e televisivi negli anni Cinquanta, Sessanta e in anni più recenti e dopo aver accertato l’esistenza di due diversi modelli ritmico-prosodici, questo lavoro intende verificare sperimentalmente se tali modelli vengano percettivamente riconosciuti e identificati diacronicamente da parte degli ascoltatori italiani. I test condotti su un corpus di italiano letto, sia originale sia prosodicamente modificato, confermano che le variazioni diacroniche dell’italiano radiotelevisivo individuate dalle analisi spettroacustiche sono, sul piano percettivo, ben presenti nella coscienza dell’ascoltatore italiano, il quale è in grado di discriminare tra i due modelli prosodici e di ricondurli al parlato di due epoche temporali diverse. Inoltre l’esperimento condotto dimostra che la tecnica del trapianto prosodico costituisce un efficace strumento di indagine quando si vogliano cercare conferme sul piano percettivo ad ipotesi scaturite da analisi acustiche. Anche il low-pass filtering può costituire un utile mezzo di indagine, pur se presenta maggiori difficoltà di esecuzione rispetto al trapianto prosodico. Esso richiede infatti la scrupolosa osservazione di un preciso protocollo, che coinvolge sia lo sperimentatore che il soggetto testato.
La voce dei media. Trapianti ritmico-intonativi per un'analisi diacronica dell'italiano parlato
PETTORINO, Massimo;PELLEGRINO, ELISA;VITALE, MARILISA;DE MEO, Anna
2012-01-01
Abstract
Il presente lavoro rappresenta la quarta fase di una serie di ricerche sperimentali condotte sull’italiano parlato dell’informazione radiotelevisiva allo scopo di individuare i cambiamenti intervenuti a livello prosodico-intonativo a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso (PETTORINO / GIANNINI,1994; GIANNINI / PETTORINO, 1998; PETTORINO, 2002; PETTORINO / GIANNINI, 2005; PETTORINO, 2008). Le prime tre fasi si sono concentrate sul piano della produzione, l’ultima affronta il problema dal punto di vista della percezione. Dopo aver analizzato il profilo prosodico del parlato prodotto da speaker radiofonici e televisivi negli anni Cinquanta, Sessanta e in anni più recenti e dopo aver accertato l’esistenza di due diversi modelli ritmico-prosodici, questo lavoro intende verificare sperimentalmente se tali modelli vengano percettivamente riconosciuti e identificati diacronicamente da parte degli ascoltatori italiani. I test condotti su un corpus di italiano letto, sia originale sia prosodicamente modificato, confermano che le variazioni diacroniche dell’italiano radiotelevisivo individuate dalle analisi spettroacustiche sono, sul piano percettivo, ben presenti nella coscienza dell’ascoltatore italiano, il quale è in grado di discriminare tra i due modelli prosodici e di ricondurli al parlato di due epoche temporali diverse. Inoltre l’esperimento condotto dimostra che la tecnica del trapianto prosodico costituisce un efficace strumento di indagine quando si vogliano cercare conferme sul piano percettivo ad ipotesi scaturite da analisi acustiche. Anche il low-pass filtering può costituire un utile mezzo di indagine, pur se presenta maggiori difficoltà di esecuzione rispetto al trapianto prosodico. Esso richiede infatti la scrupolosa osservazione di un preciso protocollo, che coinvolge sia lo sperimentatore che il soggetto testato.File | Dimensione | Formato | |
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