L'opera in versi di Toti Scialoja comincia a guadagnarsi spazi tra quelli che a buon titolo sono tra i suoi interlocutori più diretti: linguisti, filologi e storici della lingua, ammiratori di una ingegnosa e mai pedante ricerca verbale. Oltre a presentare elementi interpretativi nuovi per il panorama critico di questo autore, il volume offre significativi spunti di riflessione per la ricerca linguistica di ambito testuale e stilistico. La scrittura scialojana presenta momenti di straordinaria convergenza con le teorie anagrammatiche di Ferdinand de Saussure: brevi componimenti imbastiti su un nome che rappresenta la trama fonica del testo (parola-tema o, nelle parole dell'autore, parola-melagrana). Per indagare le dinamiche che animano questi versi, viene presentato un excursus tra le teorie linguistiche e retoriche incentrate sulle funzioni testuali del significante linguistico (dai giochi di parola alla figura retorica della paronomasia, dai paronimi all'anafonia saussuriana). Tra queste pagine la teoria si confronta serratamente con le attestazioni di lingua, rinvenendo punti deboli, anelli mancanti assieme a modelli interpretativi che si dimostrano significativamente esplicativi. La particolare metodologia adottata, in cui la teoria si costruisce di pari passo con la prassi, mette indirettamente in luce nuovi modi per operare su corpora e raccolte di testi digitali.

La parola melagrana: agnizioni sull’opera in versi di Toti Scialoja

CARUSO, VALERIA
2010-01-01

Abstract

L'opera in versi di Toti Scialoja comincia a guadagnarsi spazi tra quelli che a buon titolo sono tra i suoi interlocutori più diretti: linguisti, filologi e storici della lingua, ammiratori di una ingegnosa e mai pedante ricerca verbale. Oltre a presentare elementi interpretativi nuovi per il panorama critico di questo autore, il volume offre significativi spunti di riflessione per la ricerca linguistica di ambito testuale e stilistico. La scrittura scialojana presenta momenti di straordinaria convergenza con le teorie anagrammatiche di Ferdinand de Saussure: brevi componimenti imbastiti su un nome che rappresenta la trama fonica del testo (parola-tema o, nelle parole dell'autore, parola-melagrana). Per indagare le dinamiche che animano questi versi, viene presentato un excursus tra le teorie linguistiche e retoriche incentrate sulle funzioni testuali del significante linguistico (dai giochi di parola alla figura retorica della paronomasia, dai paronimi all'anafonia saussuriana). Tra queste pagine la teoria si confronta serratamente con le attestazioni di lingua, rinvenendo punti deboli, anelli mancanti assieme a modelli interpretativi che si dimostrano significativamente esplicativi. La particolare metodologia adottata, in cui la teoria si costruisce di pari passo con la prassi, mette indirettamente in luce nuovi modi per operare su corpora e raccolte di testi digitali.
2010
978-88-95044-82-8
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/64492
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