Il contributo tratta della circolazione di modelli iconografici all’interno dell’ecumene buddhista, un universo vasto e variegato che per molti secoli, in particolare fra l’inizio dell’era comune e l’avvento dell’Islam (un periodo che convenzionalmente potremmo racchiudere tra il I e l’VIII sec. d.C.), si costituisce come uno dei tanti fenomeni di “globalizzazione” di cui il mondo antico fu assai più ricco di quanto generalmente si pensi. La circolazione, adozione, adattamento e trasformazione di modelli che direttamente interagiscono con la sfera sociale e culturale non è un mero fatto di riproduzione meccanica, ma implica piuttosto una condivisione di idee e progetti e, soprattutto, una partecipazione attiva, in cui l’idea originale si modifica, arricchendosi di aspetti nuovi e diversi che a loro volta diventano patrimonio di scambio. L'indagine parte dall'antico Uddiyana (attuale Swat, Pakistan) dei primi secoli dell'era comune e si muove attraverso vari siti dell'odierno Afghanistan e Xinjiang, mettendo in luce connessioni artistiche e ideologiche e strategie di adattamento di modelli iconografici a contesti diversi.

Forme visive del Buddhismo tardo-antico: una koiné artistica senza nome lungo i percorsi delle Vie della Seta.

FILIGENZI, Anna
2012-01-01

Abstract

Il contributo tratta della circolazione di modelli iconografici all’interno dell’ecumene buddhista, un universo vasto e variegato che per molti secoli, in particolare fra l’inizio dell’era comune e l’avvento dell’Islam (un periodo che convenzionalmente potremmo racchiudere tra il I e l’VIII sec. d.C.), si costituisce come uno dei tanti fenomeni di “globalizzazione” di cui il mondo antico fu assai più ricco di quanto generalmente si pensi. La circolazione, adozione, adattamento e trasformazione di modelli che direttamente interagiscono con la sfera sociale e culturale non è un mero fatto di riproduzione meccanica, ma implica piuttosto una condivisione di idee e progetti e, soprattutto, una partecipazione attiva, in cui l’idea originale si modifica, arricchendosi di aspetti nuovi e diversi che a loro volta diventano patrimonio di scambio. L'indagine parte dall'antico Uddiyana (attuale Swat, Pakistan) dei primi secoli dell'era comune e si muove attraverso vari siti dell'odierno Afghanistan e Xinjiang, mettendo in luce connessioni artistiche e ideologiche e strategie di adattamento di modelli iconografici a contesti diversi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/127456
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