Questo contributo si propone di esplorare e ritrarre non solo l’immagine del Felvidék (Alta Ungheria) nelle opere di Sándor Márai, ma anche il rapporto dello scrittore con la sua terra natale prima e dopo la firma del Primo arbitrato di Vienna il 2 novembre 1938. Particolare attenzione sarà dedicata ad un’analisi dettagliata delle sue complesse risposte emotive – come nostalgia, gioia, rassegnazione, delusione e disincanto – agli eventi storici e politici da un lato, e ai suoi pensieri ed esperienze evocati dalla riannessione di Felvidék dall’altro per comprendere l’equilibrio e la dialettica tra ragione e razionalità ed emozioni e stati affettivi nelle sue risposte. Verranno inoltre indagate e descritte le caratteristiche principali del suo discorso emotivo e delle parole che designano emozioni presenti nei suoi scritti pubblicati principalmente tra il 1938 e il 1939 insieme al suo concetto di ‘famiglia’ riferito alla grande famiglia di abitanti della regione che – secondo Márai – irresistibile, con movimenti naturali e con il mutismo causato dalla tensione interiore cominciò a prepararsi al ritorno in patria, cioè al ricongiungimento con il Regno d’Ungheria. Infine, questo contributo si focalizzerà anche sulle descrizioni dei paesaggi materiali e spirituali della regione contenute nei suoi scritti che toccano anche la sfera razionale ed emotiva.
Sándor Márai sulla riannessione di Felvidék (1938). Storia, letteratura, emozioni
Judit Papp
2021-01-01
Abstract
Questo contributo si propone di esplorare e ritrarre non solo l’immagine del Felvidék (Alta Ungheria) nelle opere di Sándor Márai, ma anche il rapporto dello scrittore con la sua terra natale prima e dopo la firma del Primo arbitrato di Vienna il 2 novembre 1938. Particolare attenzione sarà dedicata ad un’analisi dettagliata delle sue complesse risposte emotive – come nostalgia, gioia, rassegnazione, delusione e disincanto – agli eventi storici e politici da un lato, e ai suoi pensieri ed esperienze evocati dalla riannessione di Felvidék dall’altro per comprendere l’equilibrio e la dialettica tra ragione e razionalità ed emozioni e stati affettivi nelle sue risposte. Verranno inoltre indagate e descritte le caratteristiche principali del suo discorso emotivo e delle parole che designano emozioni presenti nei suoi scritti pubblicati principalmente tra il 1938 e il 1939 insieme al suo concetto di ‘famiglia’ riferito alla grande famiglia di abitanti della regione che – secondo Márai – irresistibile, con movimenti naturali e con il mutismo causato dalla tensione interiore cominciò a prepararsi al ritorno in patria, cioè al ricongiungimento con il Regno d’Ungheria. Infine, questo contributo si focalizzerà anche sulle descrizioni dei paesaggi materiali e spirituali della regione contenute nei suoi scritti che toccano anche la sfera razionale ed emotiva.File | Dimensione | Formato | |
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