A partire dal confronto tra la riflessione di Fanon e Han, il contributo analizza il passaggio (incompiuto) dalla società disciplinare alla società della prestazione evidenziando l’urgenza di una riflessione sulla contestualizzazione e ripoliticizzazione del disagio psichico – di forme profonde di (auto)isolamento e, soprattutto, di passivizzazione – e sul ri-orientamento del desiderio che, da dispositivo di dominio e oppressione dei subalterni, può divenire strumento di riscatto e trasformazione.

Può il subalterno desiderare? Auto-colonizzazione, disagio mentale, liberazione collettiva: Fanon e Han

viola carofalo
2021-01-01

Abstract

A partire dal confronto tra la riflessione di Fanon e Han, il contributo analizza il passaggio (incompiuto) dalla società disciplinare alla società della prestazione evidenziando l’urgenza di una riflessione sulla contestualizzazione e ripoliticizzazione del disagio psichico – di forme profonde di (auto)isolamento e, soprattutto, di passivizzazione – e sul ri-orientamento del desiderio che, da dispositivo di dominio e oppressione dei subalterni, può divenire strumento di riscatto e trasformazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/200845
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