Nella performance-lezione ‘dall’assurdo’ a corredo dei lavori preliminari alla sua superba produzione dell’opera di Dmitri Shostakovich, Il Naso, William Kentridge mette in scena una lettura creativa e critica delle sue fonti letterarie e artistiche traducendo, in un gioco sapiente di re-citazione dal vivo e installazione ‘autoriale’, l’alto tasso di performatività e riflessività che caratterizza l’impianto umoristico e le implicazioni traduttive del suo modello sterniano e cervantino. Il presente saggio si concentra principalmente sulla sezione che l’artista sudafricano dedica alla novella sui nasi nel Tristram Shandy come esemplare chiave di volta per l’eccentrica punteggiatura e impaginazione di un funambolico processo narrativo-traduttivo-interpretativo precariamente fondato sull’interrogazione degli ‘umori compartecipi’ di narratore e lettore
“William Kentridge rilegge Laurence Sterne. Sulle tracce incerte di un naso (s)cortese”
Carmela Maria Laudando
2021-01-01
Abstract
Nella performance-lezione ‘dall’assurdo’ a corredo dei lavori preliminari alla sua superba produzione dell’opera di Dmitri Shostakovich, Il Naso, William Kentridge mette in scena una lettura creativa e critica delle sue fonti letterarie e artistiche traducendo, in un gioco sapiente di re-citazione dal vivo e installazione ‘autoriale’, l’alto tasso di performatività e riflessività che caratterizza l’impianto umoristico e le implicazioni traduttive del suo modello sterniano e cervantino. Il presente saggio si concentra principalmente sulla sezione che l’artista sudafricano dedica alla novella sui nasi nel Tristram Shandy come esemplare chiave di volta per l’eccentrica punteggiatura e impaginazione di un funambolico processo narrativo-traduttivo-interpretativo precariamente fondato sull’interrogazione degli ‘umori compartecipi’ di narratore e lettoreFile | Dimensione | Formato | |
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