The Islamic well-known prohibition of marriage per disparitas cultus (iḫtilāf al-dīn) prevents a Muslim woman from marrying a man who does not profess the Islamic religion. The ban is accepted by the majority of Islamic countries and legislations and it falls within the principles of Islamic public order that can hardly be questioned. However, there is no shortage of exceptions and reforms implemented in such a delicate area, attesting on the one hand the 'resistance' of the šarīʿa and on the other the dynamism of Islamic societies and institutions that try to obey to šarīʿa while at the same time promoting a modern vision of the sacred law of Islam.

Nel diritto musulmano vige il ben noto divieto di matrimonio per disparitas cultus (iḫtilāf al-dīn) che impedisce alla donna musulmana di sposare un uomo che non professi la religione islamica. Il divieto è accolto dalla maggior parte delle legislazioni statali e rientra tra i principi di ordini pubblico islamico che difficilmente possono essere messi in discussione. Tuttavia, non mancano le eccezioni e le riforme attuate in un ambito così delicato attestano da un la resistenza della šarīʿa e dall’altro il dinamismo delle società e delle istituzioni che a esse rispondono.

Questo matrimonio non s’ha da fare: né ora né mai? Riflessioni sul diritto islamico e le libertà matrimoniali

scolart
2021-01-01

Abstract

The Islamic well-known prohibition of marriage per disparitas cultus (iḫtilāf al-dīn) prevents a Muslim woman from marrying a man who does not profess the Islamic religion. The ban is accepted by the majority of Islamic countries and legislations and it falls within the principles of Islamic public order that can hardly be questioned. However, there is no shortage of exceptions and reforms implemented in such a delicate area, attesting on the one hand the 'resistance' of the šarīʿa and on the other the dynamism of Islamic societies and institutions that try to obey to šarīʿa while at the same time promoting a modern vision of the sacred law of Islam.
2021
9788867192212
Nel diritto musulmano vige il ben noto divieto di matrimonio per disparitas cultus (iḫtilāf al-dīn) che impedisce alla donna musulmana di sposare un uomo che non professi la religione islamica. Il divieto è accolto dalla maggior parte delle legislazioni statali e rientra tra i principi di ordini pubblico islamico che difficilmente possono essere messi in discussione. Tuttavia, non mancano le eccezioni e le riforme attuate in un ambito così delicato attestano da un la resistenza della šarīʿa e dall’altro il dinamismo delle società e delle istituzioni che a esse rispondono.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/210147
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