L'opera di La Fontaine, sia in Italia che in Francia, ha suscitato poca attenzione da parte dei nouveaux critiques. Il favolista è stato invece oggetto di culto per una generazione di critici anteriore alla svolta strutturalista o rimasta estranea a questa svolta. In Italia si possono trovare le tracce di un dialogo a distanza sull'opera di La Fontaine tra tre figure chiave della francesistica della metà del Novecento: Vittorio Lugli, Diego Valeri e Giovanni Macchia. L'articolo cerca di ricostruire questo dialogo confrontando i principali contributi di questi tre interpreti sulla base di alcuni elementi in comune: l'interesse per il rapporto vita-opera, l'approccio anti-positivistico, il piacere della scrittura.

La Fontaine devant la critique italienne. Vittorio Lugli, Diego Valeri, Giovanni Macchia

Corradi
2023-01-01

Abstract

L'opera di La Fontaine, sia in Italia che in Francia, ha suscitato poca attenzione da parte dei nouveaux critiques. Il favolista è stato invece oggetto di culto per una generazione di critici anteriore alla svolta strutturalista o rimasta estranea a questa svolta. In Italia si possono trovare le tracce di un dialogo a distanza sull'opera di La Fontaine tra tre figure chiave della francesistica della metà del Novecento: Vittorio Lugli, Diego Valeri e Giovanni Macchia. L'articolo cerca di ricostruire questo dialogo confrontando i principali contributi di questi tre interpreti sulla base di alcuni elementi in comune: l'interesse per il rapporto vita-opera, l'approccio anti-positivistico, il piacere della scrittura.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11574/223880
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