Autore-attore-regista, Borrelli emerge sulla scena teatrale italiana nel primo decennio degli anni Duemila e in poco tempo la forza della sua «immaginazione teatrale» riceve consensi di critica e di pubblico. L’energia della sua scrittura drammaturgica trascende la forza espressiva della pagina per materializzarsi in una fisica performance di corpi, suoni, voci e simboliche visioni. La cifra stilistica delle sue creazioni è opulenta e sensuale, aulica e plebea, lirica e ruvida al tempo stesso. Credenze popolari, racconti di vita, leggende marinare, fatti di cronaca, rituali familiari, pratiche magiche, liturgie religiose, tracce mitologiche, canti ancestrali, sono le materie prime che Mimmo Borrelli raccoglie e impasta nella fucina vulcanica delle sue composizioni teatrali, rivelando tutta la sua potenza espressiva nella tessitura dell’azione scenica. I riflessi della tradizione, come ombre vive, affiorano dalle proprie radici culturali e dallo stretto legame che l’artista mantiene con la sua terra di origine, la penisola flegrea che si affaccia sul golfo di Pozzuoli. La tradizione per Borrelli è una fonte vitale, non per rimanere ancorati al passato ma per farne, come diceva Eduardo De Filippo, un trampolino di lancio, per guardare avanti e meglio comprendere la proiezione verso il futuro dei nostri umani destini.
Fuoco della trazione e forme del contemporaneo nel lavoro teatrale di Mimmo Borrelli
P. Sommaiolo
2024-01-01
Abstract
Autore-attore-regista, Borrelli emerge sulla scena teatrale italiana nel primo decennio degli anni Duemila e in poco tempo la forza della sua «immaginazione teatrale» riceve consensi di critica e di pubblico. L’energia della sua scrittura drammaturgica trascende la forza espressiva della pagina per materializzarsi in una fisica performance di corpi, suoni, voci e simboliche visioni. La cifra stilistica delle sue creazioni è opulenta e sensuale, aulica e plebea, lirica e ruvida al tempo stesso. Credenze popolari, racconti di vita, leggende marinare, fatti di cronaca, rituali familiari, pratiche magiche, liturgie religiose, tracce mitologiche, canti ancestrali, sono le materie prime che Mimmo Borrelli raccoglie e impasta nella fucina vulcanica delle sue composizioni teatrali, rivelando tutta la sua potenza espressiva nella tessitura dell’azione scenica. I riflessi della tradizione, come ombre vive, affiorano dalle proprie radici culturali e dallo stretto legame che l’artista mantiene con la sua terra di origine, la penisola flegrea che si affaccia sul golfo di Pozzuoli. La tradizione per Borrelli è una fonte vitale, non per rimanere ancorati al passato ma per farne, come diceva Eduardo De Filippo, un trampolino di lancio, per guardare avanti e meglio comprendere la proiezione verso il futuro dei nostri umani destini.File | Dimensione | Formato | |
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