Questo studio monografico è dedicato all'analisi della opera narrativa dello scrittore spagnolo contemporaneo Juan José Millàs, dagli esordi, nella metà degli anni settanta, fino alla fine del ventesimo secolo. La lettura della sua produzione narrativa, che nell'arco temporale prescelto si snoda lungo la diegesi di undici romanzi, è incentrata sul personaggio millasiano che man mano si definisce nella sua essenziale problematicità, quasi i vari romanzi definissero un percorso di autoconsapevolezza che l'io intraprende per riconoscersi e definirsi in rapporto con l'altro. Dentro questo macro-tema, l'analisi si inoltra alla scoperta di un universo finzionale in cui il personaggio protagonista cerca una sua dimensione vitale, avendo già perso il suo confronto con la realtà fattuale. La scrittura si delinea come unico possibile esercizio che il personaggio ha per esistere, come autore di una realtà 'altra' in cui la sua incerta identità possa formarsi. In questo discorso, rientra la riflessione dell'utilizzazione di differenti generi narrativi, tipica della poetica posmoderna: nella narrativa di Millàs il poliziesco è un genere che ben si presta per risolvere dell'enigma più profondo, quello ontologico dell'io, il dubbio che l'io ha su se stesso e sulla sua decodificazione della realtà.

La memoria, l’identità, la scrittura: l’universo narrativo di fine millennio di Juan José Millás

GIOVANNINI, MARIA ALESSANDRA
2012-01-01

Abstract

Questo studio monografico è dedicato all'analisi della opera narrativa dello scrittore spagnolo contemporaneo Juan José Millàs, dagli esordi, nella metà degli anni settanta, fino alla fine del ventesimo secolo. La lettura della sua produzione narrativa, che nell'arco temporale prescelto si snoda lungo la diegesi di undici romanzi, è incentrata sul personaggio millasiano che man mano si definisce nella sua essenziale problematicità, quasi i vari romanzi definissero un percorso di autoconsapevolezza che l'io intraprende per riconoscersi e definirsi in rapporto con l'altro. Dentro questo macro-tema, l'analisi si inoltra alla scoperta di un universo finzionale in cui il personaggio protagonista cerca una sua dimensione vitale, avendo già perso il suo confronto con la realtà fattuale. La scrittura si delinea come unico possibile esercizio che il personaggio ha per esistere, come autore di una realtà 'altra' in cui la sua incerta identità possa formarsi. In questo discorso, rientra la riflessione dell'utilizzazione di differenti generi narrativi, tipica della poetica posmoderna: nella narrativa di Millàs il poliziesco è un genere che ben si presta per risolvere dell'enigma più profondo, quello ontologico dell'io, il dubbio che l'io ha su se stesso e sulla sua decodificazione della realtà.
2012
9788867190287
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